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Il Rotary Salsomaggiore incontra don Luigi Valentini

Giovedì 19 ottobre la conviviale con il sacerdote fondatore della comunità Betania.

Aiutare le persone in difficoltà è uno dei valori fondanti del Rotary, i cui soci si spendono per la propria comunità. Giovedì 19 ottobre al ristorante Gustincanto di Fidenza il Rotary Club Salsomaggiore Terme ha ospitato don Luigi Valentini, fondatore della Comunità Betania, che ha messo l’accoglienza degli ultimi al centro della propria missione. Don Valentini, socio onorario del Rotary Club Parma Est, ha fondato Betania nel 1983, dove si occupa del recupero di tossicodipendenti, sieropositivi e alcolisti.

Introdotto dal presidente del club Francesco Maini, il sacerdote ha tenuto una relazione dal titolo “Pericoli e risorse per i giovani nel mondo attuale”. “La società è molto complessa. Ad esempio, oggi i ragazzi non hanno e non sentono senso di appartenenza alla famiglia che è sempre più debole e fragile e non ha più un tessuto sociale che la sostiene. L’opinione pubblica non valorizza più il senso di responsabilità  – ha sottolineato – e spesso tanti ragazzi si isolano nella tecnologia in una realtà che viene percepita come precaria e provvisoria. Dall’altro lato, i giovani sono quelli che portano la voglia di novità, la passione per i grandi ideali e l’apertura mentale”.

Don Valentini si è soffermato anche su un problema che lui ben conosce, quello della droga. “Non se ne parla più, ma è un problema che continua ad esserci. Purtroppo oggi assistiamo anche alla giustificazione della devianza, cioè del comportamento che va contro il rispetto per sé stessi e per gli altri – ha continuato – . Invece, deve essere chiaro cosa è sbagliato e bisogna far capire che nulla è dovuto e le cose vanno meritate. A Betania, noi aiutiamo chi ha delle fragilità. C’è chi da noi ritrova il senso della vita, ma a volte usciamo sconfitti. Per questo ci mettiamo sempre in discussione. Da noi ci sono giovani e adulti ma tutto riporta alla giovinezza perché spesso per capire le origini del problema e capire come queste persone hanno vissuto la dipendenza o la carcerazione bisogna tornare alla loro gioventù”.

Infine don Valentini ha avuto parole di elogio per il Rotary: “Un gruppo come il vostro che si riunisce, riflette, dà un proprio contributo alla comunità e aiuta chi ha bisogno è una testimonianza positiva nella società precaria di oggi”.